Tutti i Farmaci con Principio Attivo Tamoxifene citrato
Si può verificare arresto del flusso mestruale in pazienti in pre-menopausa, il che non pregiudica l’attività antitumorale del farmaco. Non sono stati ancora completamente chiariti gli effetti di tali osservazioni nel trattamento dei metabolizzatori lenti del CYP2D6 (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2). Nel corso di terapia con Tamoxifene EG è stata segnalata leucopenia talvolta associata ad anemia e/o trombocitopenia. In pazienti in trattamento con Tamoxifene EG sono stati riportati comunemente disturbi sensoriali (inclusi parestesia e disgeusia).
- In una serie di test di mutagenesi in vitro e in vivo il tamoxifene non si è dimostrato mutageno.
- Crampi alle gambe e mialgia sono stati comunemente riportati in pazienti in terapia con Tamoxifene EG.
- Inoltre le pazienti in trattamento con tamoxifene o che abbiano assunto il farmaco precedentemente e che presentino sanguinamento vaginale anomalo devono essere sottoposte a controlli immediati.
- Il tamoxifene agisce bloccando l’azione degli estrogeni, ormoni femminili di cui alcuni tipi di tumore al seno hanno bisogno per poter crescere.
Potenziali effetti collaterali
Nelle donne in trattamento con tamoxifene sono stati raramente osservati polipi della vagina. Quando tamoxifene sia somministrato in associazione con farmaci citotossici, si può verificare un maggior rischio di episodi tromboembolici (vedere paragrafo 4.8). Nella ricostruzione microchirurgica ritardata del seno può aumentare il rischio di complicanze della falda microvascolare. In letteratura è stato dimostrato che i metabolizzatori lenti di CYP2D6 presentano un livello plasmatico più basso di endoxifene, uno dei più importanti metaboliti attivi di tamoxifene (vedere paragrafo 5.2).
Esperienza e Competenza nella Prescrizione del Tamoxifene Originale
Altri effetti collaterali di tipo generale sono rappresentati da intolleranza gastrointestinale, sensazione di capogiro, rash cutaneo e, in qualche caso, ritenzione di fluidi e alopecia. Negli studi di tossicità sul ciclo riproduttivo nel ratto, coniglio e scimmia, il tamoxifene non ha mostrato potenziale teratogeno. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). La somministrazione concomitante di tamoxifene e un inibitore dell’aggregazione piastrinica deve essere evitata per non aumentare il rischio emorragico in corso di un’eventuale fase trombocitopenica. In seguito all’uso concomitante di tamoxifene e dell’inibitore dell’aromatasi letrozolo è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di letrozolo del 37%.
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La contestuale somministrazione di medicinali che inibiscono il CYP2D6 può portare a concentrazioni ridotte del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, durante il trattamento con tamoxifene, si devono evitare il più possibile i potenti inibitori di CYP2D6 (per esempio paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione – vedere paragrafi 4.5 e 5.2). Lo stesso in caso di dolore toracico o dispnea che potrebbero essere sintomi di embolia polmonare, o se si presenta dolore addominale o un sanguinamento vaginale anormale che potrebbero indicare un possibile cancro dell’utero.
È possibile eseguire un test per accertare lo stato dei recettori per l’estrogeno (ER) e stabilire se il tumore è ER-positivo. I tumori ER-positivi rispondono molto bene al tamoxifene, ma alcuni studi hanno dimostrato che il farmaco può essere https://condulimex.com/scoperta-la-modalita-di-assunzione-del/ altrettanto efficace anche nei tumori ER-negativi. I tumori con recettori per l’estrogeno sulla superficie delle cellule che li costituiscono si definiscono ‘positivi ai recettori per l’estrogeno’, spesso abbreviato in ER-positivi.